lunedì 5 aprile 2021

CREATURE SIMILI, Punk, Dark (goth), New Wave: la storia, le foto, la musica!

CREATURE SIMILI, punk, dark (goth), new wave: la storia, le foto, la musica. Prendo spunto dal nome del libro di Simone Tosono ed Emanuela Zuccalà, CREATURE SIMILI, appunto, per raccogliere un pò di foto di questa sottocultura pubblicate in precendenza su questo blog. Mi piaceva proprio Creature Simili per titolare questo post proprio perché nel distinguere punk da goth e new wave molte volte è davvero difficile.

Punk girl a Düsseldorf in Germany fotografata da Ilse Ruppert nel 1983 


Mi farò aiutare anche da wikipedia per dare una breve narrazione su quel che è stata questa controcultura giovanile fatta di musica, fanzine e "attitudne".

Cos'è IL PUNK e quali le sue origini?

Punk è un termine inglese (che come aggettivo significa di scarsa qualità, da due soldi) nato per identificare una subcultura giovanile emersa negli Stati Uniti e nel Regno Unito a metà degli anni settanta.

Spille da balia e svastiche: gli albori della scena "punk" londinese del '76
La sottocultura punk Londinese fotografata da Karen Knorr & Olivier Richon durante il 1976-77 di cui ne è stata allestita anche una mostra al Tate Britain nel 2012. Guarda le altre foto.

Il termine nacque dalla musica punk, o meglio punk rock, una musica nata a metà anni settanta tra Stati Uniti e Gran Bretagna con gruppi come The Stooges, Ramones, Sex Pistols, The Damned o Clash e portata avanti ancora dopo negli anni a venire fino a oggi con le relative evoluzioni.

The Clash e l'Elvis indiano

I Sex Pistols al pub

Dave Vanian e Brian James de The Damned al Roxy Club di Londra fotografati da Peter Marlow.

Ron Asheton Jimmy Recca Iggy Pop The Stooges

La storia molto complessa del movimento punk ha influenzato numerose forme d'arte e aspetti culturali in genere, dalla musica alla letteratura, dalle arti visive alla moda.
Punk Girl from the Were Desperate series by Jim Jocoy circa 1979

Per essere precisi, la musica punk cominciò a emergere nei primi anni settanta nella East Coast degli Stati Uniti, in particolare a New York e Detroit. La corrente però non era ancora conosciuta come punk rock, poiché il termine nacque qualche anno dopo. Questo movimento musicale era quindi identificato come una continuazione del garage rock degli anni sessanta, genere la cui caratteristica era, appunto, un'essenza grezza e assai diretta, rispetto ad altri generi di rock & roll. Il genere poteva però essere definito anche come hard rock, infatti gruppi come MC5, The Stooges o Patti Smith erano musicisti che si rifacevano in parte a questo stile. Tra i più noti gruppi proto-punk vanno annoverati The Stooges, MC5, Iggy Pop, New York Dolls, Talking Heads, Television, Blondie, Devo, Patti Smith e molti altri.

I Blondie fotografati da Paul Zone nel 1975

Patti Smith John Cale Lou Reed e David Byrne al the Ocean Club di New York nel 1976 fotografia di Bob Gruen

Devo


I gruppi in questione erano quindi riconosciuti come garage rock, hard rock, glam rock o semplicemente rock & roll. Alcuni gruppi dei primi anni settanta infatti, incorporavano tipici elementi glam rock, su tutti i New York Dolls, poi Iggy Pop, ma anche David Bowie, Roxy Music e altri. Questa prima fase sarà chiamata "proto-punk", poiché questi gruppi connotavano elementi stilistici tipici del punk rock, ancora prima della sua nascita e quindi del suo riconoscimento.

New York Dolls

Il termine punk rock nacque verso i metà anni settanta, tra i primi a essere definiti in tal modo saranno i Ramones, nati nel 1974. 

I Ramones durante un live

Come molti altri gruppi della corrente, i Ramones incorporavano elementi tratti dal garage rock, surf, british invasion e più generalmente rock & roll, uniti a sonorità grezze, distorte e prive di tecnica strumentale. 

Emergeranno anche altre band come The Heartbreakers di Johnny Thunders (ex membro dei New York Dolls), Dead Boys e i The Voidoids di Richard Hell (vero inventore dell'abbigliamento punk britannico). Questa ondata, riconosciuta come la prima ondata di punk rock, verrà identificata come Punk 77, ovvero l'ondata di gruppi punk rock, sviluppati verso la seconda metà degli anni settanta. Questa ondata comprenderà gruppi di diverse nazionalità, ma soprattutto statunitensi e britannici.

Il punk in Inghilterra, gli anni 70 e 80

Il punk rock poco dopo si affacciò anche nel Regno Unito, ma è bene ricordare che gruppi "proto-punk" erano già presenti come, ad esempio, 101'ers (dove militava Joe Strummer prima di approdare nei Clash), David Bowie, Roxy Music o The Who. Questi però erano più vicini ad altre correnti, come glam rock, progressive rock, pub rock o british invasion, ma furono considerate comunque band ispiratrici per lo sviluppo del punk rock.

Il punk musicalmente nacque quasi parallelamente nel Regno Unito ma prima vi arrivò l'estetica e più tardi l'ideologia vera e propria. Tralasciando i gruppi precedenti, la versione classica del punk britannico nacque grazie alla collaborazione di un manager, Malcolm McLaren. McLaren era già stato manager dei New York Dolls nei primi anni settanta negli Stati Uniti, ma tornò in patria poco dopo. Sua moglie stava aprendo un negozio d'abbigliamento, e sarebbe poi diventata la stilista Vivienne Westwood. Il negozio, chiamato "Sex", proponeva articoli molto particolari, anche sadomaso, in ogni caso alternativi. Nel 1975 McLaren ebbe la geniale idea di far emergere alcuni ragazzi tra commessi del posto, frequentatori e conoscenti proponendo di fondare un nuovo gruppo musicale dalle caratteristiche provocatorie e in controtendenza.

Il loro look era composto da vestiti strappati, capelli corti, spettinati e spesso colorati, indumenti sadomaso-fetish, giubbotti e pantaloni in pelle, catene, borchie, spille da balia, lucchetti usati come collane, collari borchiati, svastiche (al solo scopo di scandalizzare), lamette, tutto appariscente e sfacciato.

I Sex Pistols esordirono quindi nel 1975, iniziando concerti attorno a Londra e introducendo testi, elementi e atteggiamenti scandalosi per i loro tempi, probabilmente con situazioni pericolose organizzate dal manager contro la loro volontà. Avevano tutti dei modi rudi, orgogliosi di rivendicare la propria appartenenza alla working class, il loro pubblico era inoltre famoso per l'attitudine violenta, spesso durante i concerti si creavano risse tra gruppi di spettatori, facendo sospendere o terminare in anticipo i concerti. Inoltre inventò il "pogo", un particolare ballo che si basava tutto su salti e spintoni, e che fu successivamente imitato o anche esplicitamente copiato da tantissime altre sottoculture giovanili.

I Sex Pistols, scandalizzando l'Inghilterra e il mondo, cambiarono radicalmente l'immagine del punk. Se prima il genere rappresentava semplicemente una musica più grezza e leggermente provocatoria, ma non più di altri gruppi rock & roll, dopo il loro passaggio divenne sinonimo di nichilismo, ribellione, disordine, ecc., soprattutto per la vita dissoluta del loro bassista (anche se non suonò mai realmente) Sid Vicious, stile di vita non condiviso dagli altri membri. Secondo l'opinione pubblica fortemente filo-monarchica dell'epoca, i punk ormai incarnavano perfettamente l'immagine di "giovani teppisti", e così spesso nei film o nei libri degli anni ottanta i teppisti e i vandali che infestano le metropolitane e le strade durante la notte saranno raffigurati come dei Punk.

«Essere punk vuol dire essere un fottuto figlio di puttana, uno che ha fatto del marciapiede il suo regno, un figlio maledetto di una patria giubilata dalla vergogna della Monarchia, senza avvenire e con la voglia di rompere il muso al suo caritatevole prossimo.»

(Johnny Rotten)
Nonostante ciò, il Regno Unito proponeva molti altri gruppi punk dalle caratteristiche più moderate, non sostenendo atteggiamenti nichilisti. Tra i numerosi esponenti del punk rock britannico, troviamo i Damned, Stranglers, Clash, Sham 69, Adicts, Vibrators, Buzzcocks, The Jam, Siouxsie and the Banshees, Stiff Little Fingers, Generation X ecc, che seppur in minima parte imitavano l'attitudine dei Pistols, non seguirono appieno il loro modo di fare.


Oi!, il filone Punk degli skinheads

Il movimento skinhead cominciò a riemergere con l'ondata di punk rock britannica. Questa sintonia tra i due movimenti nacque appunto con la nascita nel punk britannico nella seconda metà degli anni settanta, dove il movimento skinhead, sviluppato negli anni sessanta ma decaduto qualche tempo prima, riemerse promuovendo il neonato punk rock come la nuova musica eletta, al contrario dei precedenti skinheads (skinhead original), che erano indirizzati sulla musica nera giamaicana (Ska, Rocksteady, Reggae ecc..).

I due movimenti, promuovendo quindi la stessa musica, condividendo spesso la stessa filosofia, e originando dalla stessa nazione, cominciarono ad avvicinarsi (non a caso skinhead e punk condividono alcuni tipi di abbigliamento). Nacque così anche il motto "Punx & Skins" promosso da diversi gruppi Street punk e Oi!. Non a caso, il genere street punk indica sia il genere sostenuto dagli street punx sia quello sostenuto dagli skinheads, ovvero l'Oi! (indicato in ogni caso anche come una forma di street punk).

Il punk in America (1978 - 1986)

Come reazione alla nascita del punk britannico, verso i fine anni settanta, anche negli Stati Uniti il punk cominciava a distaccarsi sempre più dalle radici del rock & roll. La prima area statunitense sottoposta a questo cambiamento fu l'area di Los Angeles e California, dove i gruppi cominciarono a indurire le sonorità, tra questi Circle Jerks, The Germs, The Weirdos, The Dickies, Black Flag, Dead Kennedys e molti altri. Molti di questi imitarono il look e lo stile di vita nichilista tipico di una parte del punk britannico.

La svolta nel punk americano arrivò con lo nascita dello Straight edge, uno stile di vita derivante dalla subcultura punk, che prevedeva l'astinenza da tabacco, alcol, droghe, rapporti sessuali occasionali per non alimentare il sistema e la schiavitù dai suoi prodotti. Questa filosofia si sviluppò quindi in controtendenza al punk nichilista e autolesionista, soprattutto britannico. Esso era stato introdotto dalla hardcore punk band dei Minor Threat durante i primissimi anni ottanta, e per certe sue posizioni anti-nichiliste aveva similitudini con la filosofia dell'Anarcho punk britannico.

Il punk come rifiuto per qualsiasi forma di controllo

Risulta impossibile collocare l'"ideologia" punk in un'unica corrente di pensiero, dato che col tempo il movimento si è suddiviso in un'infinità di diverse classificazioni, che vanno dall'anarchismo al comunismo fino al nazismo, oppure semplicemente la neutra apoliticità, o il rifiuto dell'appartenenza ad ogni ideologia.

A unire tutti gli appartenenti al movimento punk sotto un'unica causa è il rifiuto per qualsiasi forma di controllo, tra cui il controllo sociale esercitato dai mass-media e dalle organizzazioni religiose.

Va poi sempre tenuto presente il carattere irriverente del movimento punk, che si manifestava verso le stesse ideologie alle quali aderiva, per cui l'adesione di una frangia del movimento ad una ideologia avveniva con un approccio anti-fondamentalista e anti-autoritario.

Il punk 77

Durante la prima ondata (Punk 77), il punk non aveva indirizzamenti politici e atteggiamenti specifici; vi erano gruppi che esponevano un abbigliamento glam rock, altri vicini al movimento mod, altri si basavano puramente sulla provocazione, altri ancora riprendevano un'attitudine rock & roll, non era una filosofia specifica e la politica non era presente, come nel resto della scena rock & roll. In sostanza era un movimento molto vario e considerato generalmente come parte del rock & roll, ma con caratteristiche relativamente più grezze.

Il passaggio dei Sex Pistols influenzò e ispirò molti gruppi, che tentarono poi di imitarli, e moltissime persone comuni in tutto il mondo. Anche se il gruppo assumeva atteggiamenti provocatori spinti dall'anarchia, il nichilismo e la ribellione, alla fine non aveva una seria posizione politica contro le istituzioni, e il più delle volte riusciva solo ad attirare gossip controproducente; quello che il gruppo promuoveva, non era certo a scopo propagandistico. Nonostante ciò, i Sex Pistols furono essenziali poiché diedero al punk l'immagine di un genere impegnato e attento alla società del tempo. Sarà infatti dopo il loro passaggio che gradualmente molti gruppi punk successivi manifesteranno le proprie idee politiche. Anche se molti successori dei Pistols criticheranno i loro già citati atteggiamenti, sarà proprio grazie a questi ultimi che il punk verrà identificato nella maggior parte dei casi come un genere attento ai cambiamenti della politica e della società, con gruppi "schierati" in ogni diversa corrente.

Dopo l'ondata del '77, che andava ritirandosi verso la fine degli anni settanta anche a causa del declino e lo scioglimento dei Sex Pistols (1979), il punk si era ridimensionato, almeno nel Regno Unito (in altri paesi al contrario si stava appena affacciando). Il genere musicale non sarà più mainstream, anche se la moda rimarrà sempre molto popolare nell'immaginario collettivo. Assistiamo così allo sviluppo parallelo dell'hardcore punk, ovvero un genere che perdeva le influenze rock & roll del primo punk rock, per lasciare spazio a sonorità ancora più dure, dirette e nella maggior parte dei casi con testi pesantemente influenzati dalla politica. Questo genere non poteva riscuotere successo proprio a causa delle sonorità totalmente caotiche e non orecchiabili, e delle visioni molto radicali e ancora più nichiliste contro la società moderna. Esso quindi non ebbe il supporto dei media e delle major discografiche. Nacque sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito alla fine degli anni settanta, per poi svilupparsi completamente e venire riconosciuto negli anni ottanta.


La componente più staradaiola della musica: lo street punk

La corrente punk continuava a evolversi, diramarsi e dividersi. Una delle principali nuove correnti sarà lo "street punk", ovvero il movimento che si proponeva come continuo della corrente punk britannica fondata dai Sex Pistols, sia nel look con creste multicolori (creste emerse proprio con questo movimento), borchie e giubbotti di pelle, generalmente molto vistosi e curati, sia nell'attitudine, spesso e volentieri libera da ogni influenza politica e votata esclusivamente al disordine, caos e all'ubriacarsi. Gli street punks rappresentavano il lato peggiore della gioventù, spesso non erano legati a nessun genere di politica ed erano dediti principalmente alla provocazione, alla trasgressione e spesso all'Anarchia (intesa però solo come caos e disordine, non in senso politico). Tra i primi gruppi street punk notiamo i Funeral Dress, Abrasive Wheels, Anti-Pasti, Special Duties, Exploited e molti altri.

Anche se la versione "classica" dello street punk è vista comunemente come anarchica, esistono street punk più o meno politicizzati, la maggior parte seguono appunto la filosofia anarchica, votata però al caos, diversamente dall'interpretazione di Anarchia promossa dagli Anarcho punk. Alcuni si promuovono invece apolitici, riproponendo la prima visione apolitica del Punk 77.

Il punk in Italia

Il movimento punk si affacciò presto anche in Italia, già alla fine degli anni settanta si notavano i primi rari esponenti. Nei primi anni ottanta esso emerse con maggiore evidenza, soprattutto nel nord, e in particolare a Pordenone, Bologna, Milano, Pavia, Torino, Padova e Venezia.

Uno dei punti di riferimento del movimento punk italiano fu il centro sociale occupato Virus di Milano, attivo tra il 1982 e il 1985.[5][6] Tra i maggiori animatori del Virus c'era Marco Philopat, che poi raccontò in versione romanzata nel suo libro Costretti a sanguinare la storia e l'atmosfera del Virus.[7][8]

Il genere si sviluppò in diverse frange: sotto un profilo non ideologico nascevano band che facevano del divertimento la loro filosofia. Dove le sonorità erano più orecchiabili e i testi spesso demenziali, o critici nei confronti della società, ma sempre con una vena ironica e implicita. Questo filone ebbe origine con gruppi come Skiantos, HitlerSS, Tampax, Kandeggina Gang, Mercenary God ecc. e fanzine-punkzine (giornaletti autoprodotti dai punk stessi) come Dudu, Xerox, Pogo, Punkreas, Leave Home, T.V.O.R. Teste Vuote Ossa Rotte, Attack punkzine ecc.

Parallelamente, il punk si sviluppava anche in Italia nella sua parte ideologica, anticommerciale e anticonformista. Una parte di questo, l'anarcho punk, era molto forte in Italia già nei primi 80. Anche lo straight edge cominciò a migrare in Italia in questo periodo. Secondo il filone "ideologico", sorsero quindi gruppi hardcore punk come Bloody Riot, Klaxon, Traumatic, Wretched e Nabat (questi ultimi diventati quasi subito Skinhead), tralasciando altre esperienze come quella dell'anarcho punk che hanno rivestito pur loro dei ruoli molto importanti, ma al di fuori dall'ottica punk tradizionale. La scena Punk italiana di questi anni era fra le più ferventi al mondo. Gruppi come Total Chaos o i Negazione si ricordano anche negli Stati Uniti per le loro tournée americane.

Un discorso a parte meritano i CCCP - Fedeli alla linea di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, che si definivano "emiliani e filosovietici".

Un altro gruppo che influenzò una buona parte dei gruppi hardcore punk italiani furono i Nerorgasmo, tra le più radicali punk band italiane proponevano un hardcore punk cupissimo e nichilista, proprio in opposizione all'anarcho punk.

Il punk rock italiano "non ideologico", diversamente dall'hardcore/anarcho punk, è molto in voga tra i giovani, ed è attivo con gruppi come Cattive Abitudini, Pornoriviste e Derozer; anche se è spesso molto più indirizzato sulla melodia, toccando quindi gli stilemi del pop punk e non connotando alcun tipo di ideologia relativa al punk, se non alcuni leggeri accenni impliciti all'anticonformismo, il più delle volte indirizzato a sinistra.

La prima canzone definibile punk, in Italia, è stata "Mamma Dammi La Benza" dei Gaznevada, saliti su di un palco a Bologna nel settembre del '77 durante il Convegno sulla Repressione. Il primo disco punk italiano è l'EP HitlerSS/Tampax.


Post-punk: la New Wave, Dark Wave e Goth

Dark wave, più conosciuto in Italia con il termine dark, è un termine coniato in Europa negli anni '80 per descrivere la variante oscura e malinconica della musica new wave e post-punk che si fece strada come genere musicale nei tardi anni '70. Le composizioni musicali di questo genere sono caratterizzate da un ampio utilizzo di tonalità in chiave minore e liriche introspettive, venendo così percepiti come oscuri, romantici e desolati e con un sottofondo di dolore. Tra le caratteristiche comuni al genere vi sono l'utilizzo di cordofoni come chitarra elettrica e acustica, il violino ed il pianoforte, così come strumenti elettronici come il sintetizzatore, il campionatore e la drum machine.


«Il termine "dark wave" trova origine negli anni '80 per indicare la controparte oscura della new wave. Band come i Cocteau Twins, i Soft Cell ed i Depeche Mode furono esponenti di questa prima generazione di darkwave. La darkwave ... impiega tempi più lenti, tonalità basse, molte più chiavi minori e testi perlopiù malinconici nella sua impostazione musicale, rispetto alla new wave.» (Isabella van Elferen, Professor of Musicology, Faculty of Arts and Social Sciences, Kingston University, London)


Fin dagli anni '80[4][5][6] il termine Dark wave fu utilizzato in Europa per descrivere una variante cupa e melancolica della musica post-punk e new wave[7]. A quei tempi, il termine "goth" era inseparabilmente collegato al gothic rock[8], mentre il termine "dark wave" aveva acquisito un significato più ampio, includendo anche gli artisti associati al gothic rock ed alla musica new wave con un massiccio utilizzo del sintetizzatore[9] come i Bauhaus,[10], i Joy Division,[6][11][12] The Cure,[11][13] Siouxsie and the Banshees, The Sisters of Mercy,[11] Anne Clark,[14] Depeche Mode,[13][9] Gary Numan,[9] and The Chameleons.[11].

In Italia il termine "dark" (abbreviazione di "dark wave") venne utilizzato fin dai primissimi anni '80 per indicare questo nuovo genere musicale, e spesso in sostituzione dei termini "goth" per indicare questa sottocultura. I termini "goth" e gothic rock iniziarono invece a circolare comunemente nel nostro paese sul finire degli anni '80. Tra le band che allora venivano definite dark vi erano gruppi della scena fiorentina come Diaframma ed i primi Litfiba, i romani Carillon del Dolore ed i veneziani Death in Venice.

In Germania la prima volta che fu utilizzato il termine dark wave fu nel numero di maggio 1985 della rivista musicale Spex, in cui l'album The Gift dei Cyan Revue e Priests and Petrol dei Leningrad Sandwich venivano pubblicizzati con questo appellativo[15], mentre nel maggio del 1986 i Marquee Moon utilizzarono questo termine in una loro intervista nella rivista indipendente di Colonia E.B.[16]. Il termine venne poi utilizzato correntemente solo dal 1988.

Negli Stati Uniti del dopo 1993 il termine "dark wave" fu associato al lavoro della Projekt Records, in quanto fu molto utilizzato dal produttore e fondatore dell'etichetta Sam Rosenthal, che trovò il termine sfogliando le pagine di riviste musicali tedesche come Zillo, utilizzandolo poi per promuovere e commercializzare artisti dell'etichetta tedesca Hyperium Records negli Stati Uniti come i Chandeen e Love Is Colder Than Death.

Nel corso degli anni il termine darkwave è così divenuto un termine ombrello che include generi come cold wave, ethereal wave, gothic rock, neoclassical dark wave, e neofolk.

Com'è nata la New Wave  e il Dark

Nell'Europa della seconda metà degli anni '70, come nel resto del mondo, il movimento punk fu visto dai più come una ventata di novità nel panorama musicale internazionale, creando un'etica ed un'energia del tutto peculiari. Molti artisti poi identificati nei termini post-punk e new wave, pur prendendo ispirazione dai nuovi impulsi di questo movimento, ne lamentarono l'eccessiva semplificazione nella forma e le convenzioni rock fino alla parodia di se stessi. All'interno di questi due macro-generi, un certo numero di band iniziarono a sviluppare sonorità nuove, spesso ispirate dalle avanguardie storiche e con atteggiamenti riconducibili al neo-romanticismo, al decadentismo ed all'estetismo dandy, con risultati che andavano dal synthpop, di band come Anne Clark, Gary Numan, Depeche Mode, alle prime band gothic rock come Bauhaus, Joy Division, The Cure, Neuntage. Altre band furono poi The Chameleons, Sad Lovers and Giants, Lowlife. Ad inizio anni '80, per queste band venne coniato il termine darkwave, per descrivere le loro composizioni musicali caratterizzate da un ampio utilizzo di tonalità in chiave minore e liriche introspettive, desolati e con un sottofondo di dolore malinconico.

Il movimento si diffuse a livello internazionale, sviluppando elementi come l'ethereal wave, con gruppi come Cocteau Twins e la dark wave neoclassica, iniziata da band come Dead Can Dance ed In the Nursery. Anche band francesi della coldwave come Clair Obscur ed Opera Multi Steel vengono spesso associate al movimento darkwave, mentre il chitarrista francese Rémy Lozowski degli Excès Nocturne descrive la sua musica come una New Wave Noire.



Contemporaneamente emersero, influenzandosi vicendevolmente, altri stili associati alla new wave ed alla dark wave come l'electro-wave influenzata dal gothic rock e dalla musica industriale di band come Attrition, Die Form (Francia), Pink Industry (UK), Psyche (Canada), Kirlian Camera (Italia) e Clan of Xymox (Paesi Bassi)[29] Altre band come i Malaria! e The Vyllies aggiunsero elementi della chanson e della musica da cabaret, inaugurando un genere che verrà poi conosciuto come dark cabaret, poi popolarizzato dall'etichetta statunitense Projekt Records.

Le band di dark wave tedesche erano spesso incluse nel movimento della Neue Deutsche Welle[31], con gruppi come Xmal Deutschland, Mask For, Asmodi Bizarr, II. Invasion, Unlimited Systems, Moloko †, Maerchenbraut, Cyan Revue, Leningrad Sandwich, Stimmen der Stille, Belfegore, and Pink Turns Blue.

La new wave e il dark wave in Italia 

Anche l'Italia, pur non raccogliendo le bands sotto un unico nome come in Germania, vide una scena italo-darkwave molto attiva, da Firenze i Litfiba, Diaframma, Neon, Pankow, da Milano i Weimar Gesang, D.H.G., 2+2=5, da Monza gli Underground Life, da Venezia i Death in Venice, da Genova i Dirty Action, da Roma i Carillon del Dolore (diventati poi Petali del Cariglione) e Bohemien, da Bologna i Gaznevada. 

Il Dark Wave negli anni 90

«Negli anni '90 divenne popolare una seconda generazione di gruppi darkwave e tra questi Diary of Dreams, Deine Lakaien e The Frozen Autumn... il gruppo tedesco Deine Lakaien... è chiaramente influenzato dal suono dei sintetizzatori oscuri dei Depeche Mode»
(Isabella van Elferen, Professor of Musicology, Faculty of Arts and Social Sciences, Kingston University, London)

Con l'inizio degli anni novanta, dopo una discreta visibilità mainstream raggiunta nel decennio precedente, il genere torna nell'underground, particolarmente seguito nella scena goth. Il termine Darkwave si accostò ad una seconda generazione di gruppi musicali tedeschi come i Deine Lakaien, le Girls Under Glass, i Love Like Blood, i Love Is Colder Than Death, i Diary of Dreams, The Eternal Afflict e Wolfsheim, così come Project Pitchfork e il suo side project Aurora Sutra. Importanti furono poi gli italiani The Frozen Autumn ed Ataraxia ed i francesi Corpus Delicti che si evolsero da questo movimento diventando i principali artisti della scena Romanesque occidentale. Queste band si ispiravano fortemente alla musica wave e post-punk degli anni ottanta.

Negli stessi anni, un certo numero di band tedesche come i Das Ich, Goethes Erben, Relatives Menschsein ed Endraum svilupparono un genere molto più teatrale, intervallato da testi poetici e metaforici tedeschi chiamato Neue Deutsche Todeskunst (letteralmente Nuova Arte Tedesca della morte). Altre band come Silke Bischoff, In My Rosary, Engelsstaub ed Impressions of Winter combinavano invece elementi del neofolk con darkwave neoclassica.






Il POST-PUNK: i Dark, la New Wave, i New Romantics. Foto, band e artisti di una generazione anni 80


Le cassette degli anni 80: la Tape dei New Order pubblicata dalla Factory Records... Madchester a manetta!




I Gang of Four nel 1980 fotografati da Ebet Roberts.



Visioni gotiche: foto di un concerto degli Xmal Deutschland negli anni 80


Le letture di Billy Idol


Icone della musica dark e post punk anni 80: il cantante dei BAUHAUS Peter Murphy.






Quelli che in Italia chiamavamo Dark o "creature simili" ma in Inghilterra più propriamente "Goth". In una foto scattata a Birmingham nel 1984 al Rum Runner club, il locale che ha lanciato la band Duran Duran.

📌 Oltre il muro di Berlino. Con i Depeche Mode nella Germania Est alla ricerca della scena post-punk e new wave.


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