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Il contesto storico della Milano anni 80
Siamo nella Milano anni 80, la Milano da bere, i socialisti di Bettino Craxi al governo e nell’amministrazione comunale. L’Italia usciva con le ossa rotte da una stagione politica violenta, gli anni 70 e il terrorismo, a qualcuno sembrava di tirare un sospiro di sollievo, una boccata d’aria in confronto agli anni passati, ma i ragazzi di strada no, i ragazzi di strada vivevano ancora un disagio. Ed è qui, nella strada, che si incrociano le vite, le amicizie e le rivalità di tutte le sottoculture.
Il contesto storico della Milano anni 80
Siamo nella Milano anni 80, la Milano da bere, i socialisti di Bettino Craxi al governo e nell’amministrazione comunale. L’Italia usciva con le ossa rotte da una stagione politica violenta, gli anni 70 e il terrorismo, a qualcuno sembrava di tirare un sospiro di sollievo, una boccata d’aria in confronto agli anni passati, ma i ragazzi di strada no, i ragazzi di strada vivevano ancora un disagio. Ed è qui, nella strada, che si incrociano le vite, le amicizie e le rivalità di tutte le sottoculture.
Mode e sottoculture nella Milano anni 80: le creature simili
Negli anni 80 a Milano (come nel resto del paese e in Europa) “convivevano” molte realtà: dai punk ai mods, dai dark ai rapper, dagli skinheads ai rockabilly. Ce n’era per tutti. La repressione della polizia era asfissiante e “mentre il punk urlava fuori, il dark urlava dentro”. Il punk aveva un approccio nichilista, violento e distruttivo, il dark o “creature simili” (come si definivano i piu impegnati politicamente) era introverso e “quasi costruttivo”, artistico rispetto ai primi. Non a caso (leggendo le interviste) molti di quelli che partecipavano alla creazione di fanzine sono rimaste delle persone creative e in alcuni casi ne è diventata una professione (vedi Andy dei Bluvertigo ad esempio).
Negli anni 80 a Milano (come nel resto del paese e in Europa) “convivevano” molte realtà: dai punk ai mods, dai dark ai rapper, dagli skinheads ai rockabilly. Ce n’era per tutti. La repressione della polizia era asfissiante e “mentre il punk urlava fuori, il dark urlava dentro”. Il punk aveva un approccio nichilista, violento e distruttivo, il dark o “creature simili” (come si definivano i piu impegnati politicamente) era introverso e “quasi costruttivo”, artistico rispetto ai primi. Non a caso (leggendo le interviste) molti di quelli che partecipavano alla creazione di fanzine sono rimaste delle persone creative e in alcuni casi ne è diventata una professione (vedi Andy dei Bluvertigo ad esempio).
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Quando qui si fa riferimento agli skinheads, si parla di quelli vicini alla destra radicale, solo in qualche caso (mi pare di ricordare) si cita erroneamente la controparte con il nome di “redskins”. Dico erroneamente perché a quei tempi solo in Inghilterra stava nascendo un certo orientamento attorno alla band The Redskins, appunto, e a Roma si muoveva qualcosa attorno alla scena musicale della Banda Bassotti, probabilmente erano degli apolitici.
Nessuno si vedeva di buon occhio l’uno con gli altri, persino tra gli stessi dark c’erano quelli che venivano da esperienze diverse: quelli che arrivavano dal Centro Sociale Virus e quelli che vedevi soltanto in altri contesti come disco-pub, discoteche ed altri eventi. Spesso queste fazioni erano in contrasto tra loro ma tutte erano fatte oggetto della violenza di un’altra sottocultura: quella skinhead, e come diceva qualcuno durante le interviste “quando vedevi gli skin dovevi cambiare strada”.
Ora mi fermo qui altrimenti potrei spoilerare troppo. Spero di aver stuzzicato la voglia di leggere questo libro a tutti quelli della Generazione 80, di Milano e non, e agli appassionati di uno stile musicale in continua evoluzione ma che ha origine in quei cupi e difficili anni 80. Dove acquistarlo.
PS: Ringrazio Eli R. per questa lettura tanto desiderata.
Quando qui si fa riferimento agli skinheads, si parla di quelli vicini alla destra radicale, solo in qualche caso (mi pare di ricordare) si cita erroneamente la controparte con il nome di “redskins”. Dico erroneamente perché a quei tempi solo in Inghilterra stava nascendo un certo orientamento attorno alla band The Redskins, appunto, e a Roma si muoveva qualcosa attorno alla scena musicale della Banda Bassotti, probabilmente erano degli apolitici.
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Ho letto CREATURE SIMILI "il dark a Milano negli anni 80" ed ho capito che...
Reviewed by Harry Palmer
on
ottobre 18, 2022
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