10 Libri sugli stili giovanili e le controculture metropolitane dal dopoguerra ad oggi

Libri e stili giovanili: le controculture metropolitane

Una lista di libri che affrontano quel che sono state gli "stili" giovanili e le controculture nate nel dopoguerra ad oggi.

LISTA libri sullo stile delle sottoculture e controculture:







































Vediamone alcuni nello specifico:


Oltre le bande. Saggi sulle culture giovanili

Questo libro raccoglie cinque saggi sulle culture giovanili scritti negli ultimi trent'anni. Dalle «tribù urbane» nella Spagna degli anni Ottanta alle «bande transnazionali» degli anni Duemilaventi, passando per i chavos banda nel Messico e le «bande latine» a Barcellona, il testo fornisce indizi teorici, percorsi metodologici ed esperienze etnografiche per ripensare le culture giovanili contemporanee. In un momento in cui i membri delle bande, soprattutto se giovani e migranti, emergono come il capro espiatorio di molti problemi politici e sociali, lo sguardo antropologico ci permette di leggere questo fenomeno senza pregiudizi e con empatia, favorendo politiche più inclusive in grado di rendere i protagonisti del problema parte della soluzione. 🛒👉Acquistalo su amazon



Culture extreme. Mutazioni giovanili tra i corpi della metropoli

Culture eXtreme è stata la prima e più importante ricerca etnografica sulle culture giovanili e i movimenti radicali degli anni Novanta, all’indomani del crollo del Muro e della fine delle «grandi narrazioni». Ha segnato un modo di leggere le trasformazioni, i comportamenti, le abitudini del consumo e più in generale le città contemporanee. Un libro che ha saputo analizzare come, sulla soglia della fine del Novecento, attraverso un insieme di soggetti, gruppi, eventi, zone diversamente abitate, si andasse ridisegnando una metropoli alternativa. Riviste, stili, icone, suoni, simboli che presero i nomi di Fintech, Link, Toretta, Torazine, Fika Futura, Decoder, Pirateria di Porta, Luther Blissett. In poche parole, gli anni Novanta delle metropoli italiane. Espressioni artistico-creative che vagavano nelle «zone temporaneamente autonome» dei rave animati da centinaia di migliaia di persone. Una costellazione sociale che era l’espressione di un mutamento radicale delle forme di vita. La nuova edizione, ampliata e corretta, del libro ripercorre quel momento storico, ricco di trasformazioni e di innovazioni. 🛒👉Acquistalo su amazon





La Londra di Barry Miles è quella della cultura underground che nasce fra le macerie della Seconda guerra mondiale ed esplode nel corso degli anni Sessanta e Settanta, concentrandosi sul West End e su Soho, le zone in cui era confluita un'eterogenea popolazione di personaggi creativi e fuori dalle righe, intolleranti nei confronti delle costrizioni della cultura e del costume ufficiale: scrittori, poeti, registi, musicisti, artisti, pubblicitari, architetti, stilisti, e una miriade di più anonimi personaggi decisi a fare della propria vita un'arte. È la storia di una rivoluzione culturale determinata a ottenere una "totale confusione dei sensi", che si sviluppa fra le vie di una metropoli artisticamente onnivora, fatta di locali, librerie, club, pub, teatri, piazze, vicoli, scantinati, case occupate o case borghesi. Una storia di sconvolgente energia vitale e al tempo stesso autodistruttiva, raccontata sul filo di quell'ironia che solo un testimone diretto può comunicare. Mettere in fila i nomi che si incontrano fra queste pagine fa tremare l'idea stessa di 'controcultura', poiché vi si ritrova molta della creatività che animerà per ibridazione la cultura ufficiale del Novecento: Dylan Thomas, Francis Bacon, i Situazionisti, il cool jazz, il rock 'n' roll, Mary Quant, Kingsley Amis, J.G. Ballard, i Rolling Stones, i Beatles, William Burroughs, Jimi Hendrix, i Pink Floyd, Allen Ginsberg, Pete Townshend, Yoko Ono, Derek Jarman e moltissimi altri. 🛒👉 Acquistalo su amazon








"Resistance Through Rituals", pubblicato per la prima volta in italiano, analizza le aggregazioni subculturali giovanili (Teds, Mods, Skinheads, Rastafariani) che hanno interessato la società britannica negli anni successivi al secondo conflitto mondiale. Si indaga sulle logiche intrinseche, l’immaginario e la critica latente che hanno sviluppato i giovani della classe operaia britannica, sensibili, secondo gli autori, alle dinamiche del mutamento sociale e politico ed in grado di costruire una soggettività tesa a preservare i sicuri territori di appartenenza (fisici ed ideali). Questa tendenza segna la fisionomia, l’azione e la semiotica corporale di intere classi di individui, inclini alla costruzione collettiva di una identità originale simbolizzata mediante una serie di status, premessa assiomatica, oltre all’esistenza di una consapevolezza di classe, che legittima le produzioni subculturali e regolamenta le pratiche degli attori sociali coinvolti. Prefazione di Davide Borrelli, postfazione di Massimo Canevacci. 🛒👉 Acquistalo su amazon









Un percorso che ricompone un panorama internazionale di tutto quello che è stato creato per il punk, senza tralasciare alcun ambito con sezioni dedicate a abbigliamento – calzature – accessori – make up – acconciature – negozi e marchi simbolo. Uno stile che afferma la sua nuova identità e crea un’immagine personalizzata usando cose ordinarie recuperate, vecchi oggetti trovati nei cassetti, negli armadi e in soffitta. Un invito alla sperimentazione, al fai da te, all’asimmetria e alla spettacolarità promosso anche da riviste e fanzine che pubblicano consigli e indicazioni per i più giovani. Dopo "Pics off!" Matteo Torcinovich regala una vetrina che raccoglie ispirazioni e suggestioni fashion, per amanti della moda, nostalgici dell’epoca, addetti ai lavori, designer, stilisti e studenti. Una raccolta che esplora – ancora una volta grazie al corredo fotografico – lo stile di un decennio assolutamente unico e irripetibile. 🛒👉 Acquistalo su amazon







Sottocultura. Il significato dello stile

"Sottocultura" si è affermato a livello mondiale come un punto di riferimento per lo studio delle culture musicali giovanili. Hebdige non si limita a ripercorrere le vicende delle sottoculture inglesi, hipster, teddy boy, mod, skinhead passando per il glam e il Northern Soul, ma, sulla scorta delle suggestioni fornitegli dal punk, ne fornisce una lettura unitaria sulla base della chiave interpretativa della "rivolta attraverso lo stile". "Sottocultura" è un contributo al rinnovamento degli approcci alla popular culture promosso dai British cultural studies attraverso un ripensamento originale dell'eredità gramsciana.







Le spericolate avventure delle subculture giovanili che hanno influenzato, contaminato e ispirato la storia della moda ufficiale. Dai Punk ai Rockabilly, da Tokyo a New York, un secolo di rivoluzioni stilistiche scoppiate al di là dell'haute couture. 🛒👉 Acquistalo su amazon








Le scene creative giovanili che si sono sviluppate "sotto", "contro", dentro o parallelamente, alla cultura mainstream, hanno svolto un ruolo insostituibile nel dar forma all'immaginario del Novecento, il secolo che ha registrato la più massiccia esplosione di minoranze estetiche, sessuali, etniche della storia. Una galassia di corpi contundenti che ha reso la società meno rigida sul piano formale, scombinando le carte dell'appartenenza e delle gerarchie. Uno slalom tra richiami all'ordine e voglia di disordine; edonismo e ascetismo; naturalità o massimo artificio; calma o frenesia; tradizione e novità; teatralità o sobrietà. Una serie di kit di sopravvivenza, con diversi copioni, colonne sonore, artifici scenografici, oggettistica, prodotti farmacologici, in una rincorsa sfrenata e senza fine tra fuga esistenziale e recupero del mercato. 🛒👉 Acquistalo su amazon







La musica è il linguaggio per eccellenza delle culture giovanili. È diventata espressione del loro modo di essere e di conseguenza del loro modo di vivere. Nelle metropoli - e non solo - l'appartenenza a un gruppo basato sulle radici e sulla tradizione conta sempre meno: i ragazzi fondano la loro identità proprio sui suoni di cui si circondano. Quegli stessi suoni che non sono più semplici canzoni, ma generano linguaggio, abbigliamento, consumi. Quello, insomma, che viene definito "stile di vita". I capitoli sono dedicati ai diversi aspetti del lifestyle contemporaneo, un'analisi della cultura e dei consumi visti attraverso la loro relazione con la musica. Il libro è illustrato da immagini che ricostruiscono l'evoluzione dei generi e del loro rapporto con la moda. Con una prefazione di Renzo Rosso. 🛒👉 Acquistalo su amazon






Vestire degenere. Moda e culture giovanili 

Cesure drastiche con il passato, ribellismo resistenziale, rovesciamenti e nuove identità: ecco cosa raccontano stoffe, vestiti, make-up e tagli di capelli. A ratificare o osteggiare i mutamenti sociali più radicali contribuisce anche il codice vestiario, che rimanda all'identità del singolo, e ai sogni e ai desideri che si cuce addosso. Ecco, dunque, che le innovazioni più rivoluzionarie nell'Haute Couture, nello street-style e nelle culture giovanili avvengono quando si travalicano le demarcazioni implicite tra maschile e femminile - il più impalpabile e il più solido tra i confini simbolici, che genera e convalida identità e aspirazioni. È stato così per i ragazzi mods dei primi anni sessanta, che affermavano l'adesione al mondo moderno dei consumi attraverso un'inedita cura per il corpo e il vestire, presi a prestito dal mondo femminile, con colori, trucco e acconciature. Da lì in poi, il susseguirsi di punk, post-punk, gothic, drag queen e drag king, gothic lolite, emo è stato tutto un rompere le righe, uno sconfinamento oltre il limite. E questa penetrazione nei territori dell'altro sesso non fa che rimettere in gioco categorie ritenute naturali, ruoli dati per scontati, poteri consolidati: si tratta di un'operazione dalla forte valenza simbolica, che dal terreno della moda può slittare nella sfera pubblica, o sfociare in forme di ribellione e di affermazione delle identità di genere. 🛒👉 Acquistalo su amazon



10 Libri sugli stili giovanili e le controculture metropolitane dal dopoguerra ad oggi 10 Libri sugli stili giovanili e le controculture metropolitane dal dopoguerra ad oggi Reviewed by Harry Palmer on settembre 01, 2020 Rating: 5
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