Lista di libri sulla sottocultura MOD (modernist)

Dagli anni 50 ad oggi, vive e sopravvive una sottocultura nata nell'Inghilterra del dopoguerra che ha fatto del suo stile sobrio ed elegante uno stile di vita. Scooter Vespa e Lambretta i suoi mezzi di spostamento, Parka e completi tre bottoni i suoi capi d'abbigliamento, soul e ska la colonna sonora. 
Senza dilungarmi troppo sul quel chè E' e quel che è stato il modernismo, ecco alcuni libri a tema, che si possono acquistare facilmente cliccando sui link di riferimento.
Spero che visto il periodo difficile riescano ad allietare le vostre giornate di "chiusura" e che almeno ci permettano di viaggiare con la fantasia... e la memoria.

LISTA Libri sui mods e il modernismo:
Rabbia e stile. Storie di mods e degli Statuto (di Oskar Giammarinaro degli Statuto)
Nascita e sviluppo in Italia e in particolare a Torino, della scena Mod: un racconto dedicato al periodo d’oro, quello delle origini, negli anni ottanta, rivissuto attraverso l’esperienza e i ricordi di ragazzi accomunati tra loro dalla cultura modernista, con il suo epicentro nella celebre piazza Statuto. Se oggi il nostro paese può vantare una consistente scena musicale ska, questo dato non può che essere collegato di riflesso alla cosiddetta old school nata durante il revival mod del 1979, della quale gli Statuto rappresentano non solo il primo gruppo in assoluto a cantare testi in italiano, ma soprattutto rimangono la formazione più longeva in assoluto, in attività dal lontano 1983. "Rabbia e stile. Storie di Mods e degli Statuto", scritto da Oskar, cantante e leader degli Statuto, ripercorre con stile corale quel periodo, mantenendo un registro diretto, epico e a tratti ironico, che ricorda i racconti ascoltati dai fratelli maggiori, che dietro una sottile aura di malinconia celano nostalgie che il tempo non cancella facilmente. Tra risse allo stadio, concerti e scontri con punk e skin, un memoir di formazione che racconta un’intera epoca, introdotta dalla lunga prefazione di Valerio Marchi, che ripercorre le radici della scena culturale mod a partire dagli anni sessanta e dallo sviluppo del Beat italiano. La seconda parte del libro racconta gli ultimi anni del gruppo con un occhio particolare all’amicizia con un grande musicista, Ezio Bosso, che face parte di una delle prime formazioni degli Statuto. Ricordi epici e commoventi di un grande e indimenticato artista. Acquistalo su amazon

6 libri sui MODS: con rabbia e stile, una sottocultura ancora viva!

Arcipelago mod. Il mod revival in Italia 1979-1985

Gli anni di piombo erano alle spalle, iniziava il riflusso ed una nuova stagione stava per affacciarsi sul palcoscenico nazionale. Sarebbero stati i favolosi anni '80, quelli di Craxi, del CAF, del rampantismo e degli illusori sogni di benessere che tornavano a portata di mano. Gli anni della italodance, di Claudio Cecchetto e DeejayTelevision, degli Azzurri che alzano la coppa del mondo nella magica notte di Madrid. Questa è la copertina patinata associata a quel decennio che tuttavia è stato molto di più e con molte altre chiavi di lettura. Una di queste, in ambito musicale, è stato proprio il Mod Revival. Four By Art, Statuto, Lager, Coys, F 104 e molti altri gruppi in tutta Italia, proprio in quegli anni, stavano disegnando un quadro sociale e culturale anni luce distante dalla vulgata che ha finito per accreditarsi. Il Modernismo, attraverso il "clean living under difficulT circumstances" avrebbe dato un'altra lente interpretativa per guardare alle trasformazioni di quel periodo. 🛒👉 Acquistalo su amazon







Gli Statuto sono una grande realtà della musica italiana. Una band che raggiunge il traguardo dei 30 anni di carriera, con 17 album e migliaia di concerti all’attivo non è esattamente una cosa normale. Un gruppo che può permettersi di suonare al Festival di Sanremo, a Cuba, nello stadio Granata o a un raduno di Mods con la stessa disinvoltura. Un gruppo che si permette anche di scrivere (sotto la spinta di Massimo Gramellini) l’inno della loro squadra del cuore: il Torino FC. Una passione quella del calcio forte quanto quella per la musica. Questo è un volume che per le migliaia di fans del gruppo diventerà subito un libro di culto. Nello stesso tempo per chi non conosce gli Statuto sarà il mezzo per avvicinarsi a questa entità, tutta da scoprire lasciandosi stupire da quanto in questi anni hanno saputo costruire. Gli Statuto hanno infatti superato la sfera musicale per diventare un fenomeno sociale e di costume senza mai dimenticare anche il loro impegno politico Antonio Baciocchi per realizzare questo libro si è avvalso dell’unica fonte originale : gli Statuto stessi che intervengono in prima persona per raccontare aneddoti e storie della loro carriera. Completano il quadro Un’esaustiva discografia e numerosi contributi tra cui quelli di: Gianni Maroccolo, Nina Zilli, Giordano Sangiorgi, Paolo Pulici, Massimo Gramellini, Enrico Ruggeri, Ron e Rudi Zerbi. 🛒👉Acquistalo su amazon







Riparte il viaggio, rigorosamente in Vespa super accessoriata, tra le tortuose strade della musica dei mod, subcultura che da più di mezzo secolo rappresenta uno stile di vita per migliaia di giovani e che si è conservata, evolvendosi, fino ai giorni nostri. Dal be bop di Charlie Parker al blues di John Lee Hooker, attraverso soul, rhythm and blues, ska e northern soul, fino a Who e Small Faces, Jam e Oasis, la cultura mod viene sviscerata dall'interno facendo piazza pulita di luoghi comuni e fraintendimenti. Scritto da uno dei più importanti esponenti del movimento italiano, il testo è accompagnato da decine di illustrazioni originali. Un intricato e appassionante percorso discografico alla scoperta di una musica che con rabbia e stile continua a essere la miglior colonna sonora di una vita cool. Antonio Bacciocchi, tra i primi a portare la cultura mod in Italia alla fine degli anni Settanta, autore della prima modzine della penisola, Faces, factotum della scena negli anni Ottanta e profondo conoscitore della musica dei mod in tutte le sue sfaccettature, ha selezionato, con minuziosa cura, decine e decine di dischi fondamentali, ne ha ripercorso la storia musicale dalla fine degli anni Quaranta ai giorni nostri, dedicando una preziosa appendice alla produzione italiana. Con introduzione di Luca Frazzi e testi di oSKAr Giammarinaro, Francesco Ficco e Fabrizio "Pallino" Carrieri. Contiene la riproduzione anastatica dei Quaderno Mod di Tony Face, le copertine della fanzine Faces più altri materiali inediti. 🛒👉Acquistalo su amazon








Terry Rawlings è una delle figure cardine della scena Mod inglese dalla fine degli anni Settanta. Appassionato e studioso della cultura sixties autoctona, ha seguito l'evolversi del Mod-revival a fianco di gruppo come Jam, Chords, Purple Hearth e Long Tall Shorty. 🛒👉Acquistalo su amazon








Paul Weller : Decine di dischi d'oro e di platino. Vincitore di 4 Brit Award Paul Weller, uno dei più importanti cantori dell’Inghilterra, si è scoperto mod a metà degli anni Settanta. All’apice del successo ha disintegrato i Jam, ripartendo subito dopo con gli Style Council: tutt’altra musica ma uguali radici. Grazie agli Style Council ha conosciuto la gloria e l’infamia dell’oblio. È ripartito da solo, con passo incerto eppure caparbiamente ancorato alle origini, ai tempi soul, all’estetica 60’s, alla chitarra Rickenbaker. Ed è riuscito di nuovo a fare centro. Artista arrogante, sfrontato ed eccessivo, questo libro ne ricostruisce un ritratto fedele attraverso la sua biografia, i successi e le curiosità. L’uomo cangiante. The changing man, è il titolo di uno dei brani più significativi firmati da Paul Weller, dichiarazione d'intenti rispettata da sempre. 🛒👉Acquistalo su amazon








Uno sguardo sulla scena mod e sixties che l'autore ha vissuto negli ultimi anni, completo con descrizione di luoghi, eventi e personaggi legati a questa cultura. Di Luca Selvini. 🛒👉Acquistalo su amazon