Un colpo all'italiana (The Italian Job) è un film del 1969 diretto da Peter Collinson. Nel 1999 il British Film Institute l'ha inserito al 36º posto della BFI 100, la lista dei migliori cento film britannici del XX secolo. Nel 2003 ne è stato realizzato un remake, distribuito in Italia con il titolo originale di The Italian Job. Un gruppo di ladri inglesi arriva a Torino per organizzare una rapina ai danni di un convoglio che trasporta i ricavi della FIAT dall'Aeroporto di Torino-Caselle fino alla città. Sabotando il sofisticato sistema computerizzato di controllo dei semafori cittadini, la banda riesce a paralizzare il traffico, compiere il furto, seminare la polizia e fuggire a bordo di tre Mini Cooper. Acquista il film in DVD o Bluray
👉 La t-shirt ITALIAN JOB (un colpo all'italiana) con le Mini Cooper e scritta London - Turin in vendita su amazon
Il film nacque da un'idea del fratello dello sceneggiatore Troy Kennedy-Martin, e doveva essere, nelle intenzioni iniziali, un semplice sceneggiato televisivo per la BBC ambientato tutto in Inghilterra. L'ambientazione italiana della pellicola fu un'idea di Troy Kennedy-Martin, la cui sorella viveva a Milano da molti anni. La pellicola sarebbe infatti stata girata nel capoluogo lombardo, ma qui la produzione incontrò molti problemi in fase di sceneggiatura, soprattutto per quanto riguardava i permessi circa l'enorme ingorgo automobilistico da creare nel centro della città; quando si venne a conoscenza del centro di controllo computerizzato del traffico (all'epoca, tra i primi sistemi del genere in Europa) di cui era dotata Torino, gli sceneggiatori decisero di spostare la location sotto la Mole. Acquista il film in DVD o Bluray
Per quanto concerne la regia, Un colpo all'italiana doveva essere diretto da Peter Yates, regista di Bullitt, ma la Paramount Pictures impose Peter Collinson. All'epoca la British Motor Corporation (la casa automobilistica produttrice delle tre Mini protagoniste del film) non intuì le possibilità commerciali che poteva offrire la pellicola, a differenza della FIAT: quando la casa italiana venne a conoscenza dell'opera contattò la produzione e le offrì la somma di 50 mila dollari per sostituire le tre Mini con tre 500 dotate di turbocompressore, rendendosi inoltre disponibile a fornire anche tutte le auto di altre marche di cui necessitavano per il film. La produzione di Un colpo all'italiana declinò l'offerta, motivando il rifiuto con il fatto che «il film era uno scontro tra noi [gli inglesi] e loro [gli italiani], dovevamo dimostrare che noi eravamo intelligenti e loro sciocchi». (fonte Wikipedia, l'enciclopedia libera)
![]() |
| Acquista il film in DVD o Bluray |
Per quanto concerne la regia, Un colpo all'italiana doveva essere diretto da Peter Yates, regista di Bullitt, ma la Paramount Pictures impose Peter Collinson. All'epoca la British Motor Corporation (la casa automobilistica produttrice delle tre Mini protagoniste del film) non intuì le possibilità commerciali che poteva offrire la pellicola, a differenza della FIAT: quando la casa italiana venne a conoscenza dell'opera contattò la produzione e le offrì la somma di 50 mila dollari per sostituire le tre Mini con tre 500 dotate di turbocompressore, rendendosi inoltre disponibile a fornire anche tutte le auto di altre marche di cui necessitavano per il film. La produzione di Un colpo all'italiana declinò l'offerta, motivando il rifiuto con il fatto che «il film era uno scontro tra noi [gli inglesi] e loro [gli italiani], dovevamo dimostrare che noi eravamo intelligenti e loro sciocchi». (fonte Wikipedia, l'enciclopedia libera)





