Avere vent'anni è un film del 1978, diretto da Fernando Di Leo.
È probabilmente il film più censurato e controverso tra quelli diretti da Fernando Di Leo. Interpretato da Gloria Guida e Lilli Carati, due attriciallora molto in voga nella commedia sexy, anticipò nei contenuti e nella storia Thelma & Louise, diretto da Ridley Scott nel 1991.
Il titolo trae ispirazione da una frase di Paul Nizan, tratta dal libro Aden Arabia, ripresa nei titoli di testa del film: «Avevo vent'anni… Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita».Sull'onda tardiva degli anni della contestazione e dell'emancipazione degli anni ‘70, Lia e Tina sono due belle ragazze, libere ed emancipate, che si incontrano su una spiaggia. Decidono di viaggiare in autostop e incontrano sul loro cammino Michele Palumbo, detto il Nazariota, che gestisce una comune a Roma, abitata da strani personaggi.
Le due ragazze decidono di rimanere nella comune hippy e per mantenersi vendono enciclopedie porta a porta. Intanto continuano la loro vita sessuale, accoppiandosi con vari ragazzi e anche tra di loro.
Durante un'ispezione della polizia, nella comune vengono trovate delle presunte droghe (messe da Riccetto che è in realtà un informatore della polizia) e le due ragazze vengono rimandate al loro paese. Durante il viaggio, ancora una volta in autostop, si fermano in una trattoria isolata e vengono molestate da un gruppo di uomini. Tina e Lia riescono a fuggire e s'inoltrano nel bosco. Vengono però raggiunte dal gruppo di uomini, che le stuprano e le uccidono barbaramente.



